Nucleare, Descalzi: “Impianto a fusione intorno 2030, non investiremo in fissione terza generazione”
L’ad di Eni: “La quarta generazione invece è in linea con nostri investimenti riguardo circolarità”
(Roma). “La parte di fusione nucleare è una parte del mosaico che compone la nostra traiettoria 2050 per Net Zero. Altre tecnologie, quasi tutte proprietarie, nell’ambito della decarbonizzazione che abbiamo sviluppato negli ultimi dieci anni con un investimento di 9 miliardi. La fusione nucleare per noi è iniziata dieci anni fa nel 2014 con una collaborazione con il Mit di Boston. Questo aspetto ha tanti vantaggi tra cui avere pochissime scorie, vantaggi dal punto di vista della reazione con un processo che è molto più controllabile ma ha bisogno di molta energia per essere attivato. Primo reattore sarà costruito a Boston, per la prima commerciale che si chiama Arc avverrà intorno al 2030. Noi non entreremo su seconda o terza generazione, le risorse non sono infinite. Sulla quarta crediamo invece sia più in linea con nostri investimenti perché riesce a “mangiarsi” le scorie delle centrali di seconda e terza generazione”. Così Claudio Descalzi, ad Eni, durante il convegno “Nucleare in Italia” (Marco Vesperini/alanews)

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