Prato, firme per la legge sull’omicidio sul lavoro. Usb: “781 morti non sono tutti incidenti”
Furnari davanti alla fabbrica dove morì Luana: “Occorrono più investimenti su salute e sicurezza”
(Prato). Stamattina davanti ai cancelli della fabbrica dove il 3 maggio 2021 morì Luana D’Orazio nell’orditoio di Montemurlo, l’Usb ha raccolto le firme per l’introduzione di una legge sull’omicidio sul lavoro. Emma Marrazzo, madre di Luana: “Vedo una ditta che continua a lavorare come se niente fosse. Parliamo di omicidio sul lavoro, qui dove è morta mia figlia. E’ stato tutto manomesso”. Il compagno di Luana, Alberto: “Il cancello chiuso parla da solo. Spero si vergognino di loro stessi”. Dario Furnari, Usb: “Questi cancelli chiusi sono un simbolo del disinteresse di questa fabbrica, dove ha perso la vita Luana, ma anche il segno che manca una legge ad hoc. I 781 morti sul lavoro non possono essere tutti incidenti, si tratta di omicidi di Stato. Sarebbe una grande legge questa sul reato di omicidio sul lavoro, di lesioni gravi e gravissime. Incentiverebbe gli investimenti sulla salute e sulla sicurezza dei propri dipendenti”. (Emanuele De Lucia/alanews)

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