Juve, 100 anni di Agnelli: “Calcio e Fiat: ecco come lo vivevamo in fabbrica”
Lo storico sindacalista Fiom: “Incredibile cosa succedeva tra operai e dirigenza durante i derby”
SPORT (Torino). “In quell’epoca dire Fiat voleva dire Juventus, dire Fiat e Juventus voleva dire Agnelli. In mezzo a questo c’erano gli operai simpatizzanti della Juve e gli avversari, quelli del Toro. Non parliamo di cosa succedeva quando c’erano i derby – così Michele Nieddu, storico sindacalista della Fiom, delegato in Fiat negli anni d’oro. Ricorda così, nel giorno dei 100 anni della Juve in mano agli Agnelli , come si viveva il calcio in fabbrica – Fiat decise di premiare i lavoratori di produzione che facevano migliorie offrendo dei regali, tra cui le radioline. Quando c’erano le partite internazionali, in cui giocava la Juve, quasi tutti si portavano le radioline e le ascoltavano mentre lavoravano. Ci furono dei lavoratori che si beccarono dei provvedimenti disciplinari, questo era un assurdo, anche i tifosi juventini che stavano lavorando per gli Agnelli. All’ingresso della porta 2 di Mirafiori c’era un giornalaio, noi facemmo un sondaggio per capire quali giornali leggevano i lavoratori, anche perché noi vendevamo L’Unità in fabbrica. Abbiamo scoperto che il quotidiano più comprato era Tuttosport”. (Sara Iacomussi/alanews)